L’UGL Salute dichiara lo stato di agitazione per i dipendenti del Complesso Integrato Columbus, Giuliano e Franceschini (UGL): “Garantire stabilità dei livelli occupazionali per salvaguardare la qualità delle prestazioni al cittadino”
L’UGL Salute ha dichiarato lo stato di agitazione per i dipendenti del Complesso Integrato Columbus. La decisione è stata motivata, in un comunicato congiunto, da Gianluca Giuliano e Valerio Franceschini, rispettivamente Segretario Regionale dell’UGL Salute Lazio e Segretario UGL di Roma e Provincia: “La questione dei lavoratori del C.I.C. è una questione complessa, che vede da un lato una sentenza fallimentare, con assegnazione ai creditori e a terzi che vantano diritti reali e mobiliari dei beni in possesso dell’azienda fallita, dall’altro la totale mancanza di garanzie sui futuri livelli occupazionali, nonostante l’interesse manifestato all’acquisizione della struttura da parte della Fondazione Policlinico Gemelli”
“In considerazione del fatto che il 30 ottobre 2019 scadrà il contratto di affitto quadriennale tra la C.I.C. e la F.P.G. e che, ad oggi, non c’è stata alcuna garanzia sulla tutela dei livelli occupazionali del personale, che anzi appare come una criticità con il rischio di una forte riduzione del personale dipendente come dichiarato dalla ‘Perizia di stima del valore dell’azienda saluteria Casa di Cura Columbus’ stilata dal Curatore Fallimentare, abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale interessato”
“La nostra prerogativa è la salvaguardia dei livelli occupazionali, che avrebbero, nel caso di una loro riduzione, anche un significativo impatto sulla qualità delle prestazioni offerte ai cittadini dalla struttura, con relativa ricaduta sociale sul territorio. Per tali motivi abbiamo deciso di mettere in campo tutte le misure che riteniamo necessarie per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle prestazioni da garantire ai cittadini”
Roma 18 giugno 2019