ROMA. Non si arresta la lunga lista di vittime tra gli operatori saluteri a causa del Covid-19. Di
ieri la notizia della scomparsa del Dottor Oscar Ros che porta il numero di questa categoria a
141 caduti dall’inizio dell’epidemia. “I lavoratori – dice il Segretario Nazionale della UGL Salute
Gianluca Giuliano – continuano a pagare un prezzo altissimo in una battaglia che per il
momento non conosce tregua. Sentiamo parlare di una possibile Fase-Due dell’emergenza, ma
la realtà è che le cifre dei deceduti e dei contagiati tra gli operatori testimoniano che l’Italia è
ancorata a una triste Fase- Zero da cui non riesce a uscire. Sono ormai mesi che denunciamo
con vigore la mancanza di adeguati DPI e richiediamo come arma primaria per attaccare il virus
l’effettuazione di tamponi su tutti i lavoratori che operano in prima linea, nessun escluso. Le
nostre istanze non hanno però avuto il dovuto riscontro e la lista di morti e contagiati si
allunga sempre più come dimostrano ormai gli oltre 17.000 casi di positività. L’Italia deve
vincere questa terribile sfida, per chi la sta combattendo in prima persona e per tutti i cittadini,
dai giovani fino agli anziani, che attendono di essere restituiti a una vita normale. Per riuscirci
non basta certo quanto fatto fino ad ora”.
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