Le falle che stanno affondando la barca del SSN riguardano anche le Guardie Mediche. “Le ispezioni effettuate nei giorni scorsi dai Nas propongono uno scenario a dir poco raccapricciante” commenta il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Su 390 presidi pubblici di Continuità Assistenziale finiti sotto osservazione – prosegue il sindacalista – sono ben 99 quelli che hanno mostrato carenze rilevanti. I Nas hanno ravvisato in 3 casi su 4 problematiche igienico sanitarie, tecnologiche, organizzative e strutturali, dovute ad ambienti interessati da muffe ed umidità, mancanza di vie di fuga, locali privi di accesso per persone disabili e servizi igienici non funzionanti o non distinti per operatori e utenti. In altre strutture è stata contestata l’assenza di protocolli preventivi per il contenimento della pandemia e la mancanza di dispositivi di protezione individuale. Sono state rilevate anche problematiche relative alla sicurezza personale degli operatori sanitari a causa della mancanza di servizi di vigilanza, di sistemi d’allarme o di videosorveglianza e di sistemi di protezione passiva, come inferriate o porte blindate, esponendo così i lavoratori al rischio di aggressione”. Giuliano poi conclude. “Questo anno trascorso nell’emergenza più assoluta sembra non aver insegnato nulla. Gli operatori sanitari, ora parliamo di quelli impegnati nella Guardie Mediche, lavorano in condizioni estreme e continuano a essere abbandonati al loro destino nonostante il ruolo determinante che stanno svolgendo nella lotta al virus. I tempi delle parole e degli elogi sono terminati. Nella lista delle priorità del nuovo Governo la loro sicurezza, deve essere assolutamente ai primi posti per aiutare l’Italia a vincere la battaglia contro il Covid19”.
Condividi questo contenuto