La Corte dei Conti ha riacceso l’attenzione sulla disastrata sanità calabrese. “La relazione per il giudizio di parifica del 2020 – commenta Gianluca Giuliano, Segretario della Ugl Salute Nazionale – mette a nudo tutte le criticità del sistema. Pur avendo a disposizione fondi stanziati per 115 milioni di euro si è registrato l’utilizzo di una sola parte di essi per 37 milioni e 215mila euro. La Calabria ha bisogno di una radicale ristrutturazione del proprio SSR per poter tornare ad erogare servizi negati da troppo tempo ai cittadini”. Il sindacalista poi prosegue: “I fondi a disposizione vanno spesi coscienziosamente e per farlo c’è bisogno di una nuova progettualità condivisa, libera da pressioni esterne, che dia una scossa a un sistema paralizzato. Serve da un lato implementare la Medicina del Territorio e dall’altro di rafforzare la rete ospedaliera. Per farlo bisognerà intervenire sulle strutture già esistenti ammodernandole. E anche in Calabria, come nel resto d’Italia, chiediamo alle istituzioni di puntare con forza sui lavoratori attraverso l’assunzione, con forme di contratto a tempo indeterminato, di nuovi operatori sanitari per ovviare a carenze ormai croniche. Serve un cambio di rotta immediato per restituire ai cittadini calabresi il diritto alla salute” conclude Giuliano.
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