Nonostante il grido d’allarme lanciato da tempo dalla Ugl Salute la condizione lavorativa degli operatori sanitari impegnati nel Pronto Soccorso e Murg del Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto resta complicata. “Abbiamo formulato richieste di incontro, inviato segnalazioni, esposto le forti criticità e disfunzioni ma la situazione tende solo a peggiorare e per ora non sono state trovate soluzioni efficaci” dice Benito Rossi, Segretario Provinciale della Ugl Salute di Ascoli Piceno. “Oltre alla seria carenza di medici – prosegue il sindacalista – già denunciata ai vertici Asur5 e Asur Marche si aggrava, a nostro avviso, anche la condizione operativa del corpo infermieristico a causa di una mala organizzazione che prevede quattro differenti percorsi assistenziali. Questi impegnano gli operatori sanitari tanto da ridurre la presenza in sala Pronto Soccorso a un solo Medico e ad un solo Infermiere con un elevato rischio clinico”. La Ugl Salute continua a chiedere un rapido cambio di rotta: “Va attuato attraverso una nuova organizzazione che preveda un numero di sanitari necessari per rispondere alle esigenze assistenziali di tutti i cittadini. Le nostre precedenti segnalazioni alla Asur5 non hanno ottenuto risposte. Riteniamo questo atteggiamento poco rispettoso per i professionisti impegnati in prima linea dall’inizio della pandemia e per l’utenza. Se a questa nostra ennesima denuncia – conclude Benito Rossi – non verrà dato un adeguato riscontro valuteremo le modalità per tutelare la sicurezza, i diritti e la dignità degli operatori sanitari”.

 

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