La UGL Salute, ad appena due giorni dall’indizione della “protesta “virtuale” dei lavoratori del Settore della riabilitazione territoriale per la confusione che genera una normativa poco chiara e soprattutto non applicata per le retribuzioni non adeguate, per i carichi di lavoro sproporzionati e non rispettati, punta nuovamente l’indice contro la Regione Puglia. “Consideriamo questa Giunta dichiara Giuseppe Mesto, Segretario UGL Salute Puglia – incapace, con i suoi uomini di garantire una amministrazione sanitaria adeguata. Constatiamo l’impossibilità a calarsi nella realtà e nelle esigenze delle strutture sanitarie e sociosanitarie. Parliamo nello specifico di quelle per la salute mentale, quelle, per intenderci, previste dall’art. 33, del DPCM 12 gennaio 2017, ovvero i nuovi LEA. Siamo venuti a conoscenza – prosegue il sindacalista – che è stata prodotta una bozza di delibera che (Codice CIFRA: SGO/DEL/2023/00119), se approvata, porterebbe immediatamente al licenziamento di un numero esorbitante di lavoratori del Settore e determinerebbe un calo di qualità nell’assistenza che non risponderebbe più all’adeguatezza e sicurezza, come vuole il D.M. 19 gennaio 2022. In alcuni passaggi la bozza denota una vera e propria incompetenza da parte di chi l’ha scritta. Come, ad esempio, quando si ritiene di coprire i turni diurni e notturni di assistenza con soli due Operatori sociosanitari in organico. Si tratta di standard di personale fissati solo da esigenze economiche, che strozzerebbero le strutture con una ricaduta sui lavoratori che sarebbero ancora di più penalizzati. Per questo, la UGL Salute – dichiara ancora Mesto – proclama lo stato di agitazione di tutto il personale del Settore, invita tutti i Consiglieri regionali, che abbiamo messo per conoscenza della situazione, a non essere sordi al grido che si sta lanciando prima che sia troppo tardi. Invitiamo la Regione Puglia ad intervenire finché si è in tempo perché la bozza di delibera venga bloccata e ridiscussa con persone competenti in materia, in modo da garantire una corretta e trasparente gestione. La sanità va pensata e scritta, nelle sue regole, con il contributo di chi la vive in prima persona e non da coloro che siedono dietro una scrivania ma sono distanti anni luce da chi è presente nelle le corsie con impegno, professionalità e dedizione” conclude il segretario della UGL Salute Puglia.
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