“Crediamo fermamente che la sicurezza sui luoghi di lavoro sia un fondamento civile ed etico da cui non si possa prescindere. Se da un lato il tema delle aggressioni domina purtroppo le cronache quotidiane dall’altro crediamo sia essenziale proteggere gli operatori sanitari anche per altri eventi come quello dei rischi derivanti da infezioni. È questa certamente una precauzione da adottare per i lavoratori ma anche per i pazienti se è vero che le così dette ICA, infezioni correlate all’assistenza, sono causa di oltre 10.000 morti l’anno secondo i dati riferiti da un report del Ministero della Salute. Per questo resta essenziale che le strutture si dotino di Dispositivi di Protezione Individuale all’avanguardia, divise, maschere, guanti, capaci di creare quella barriera protettiva in grado di isolare l’operatore e di conseguenza evitare la diffusione di infezioni. L’attenzione creatasi sull’utilizzo adeguato di DPI durante la pandemia è sfumata con l’attenuarsi dei contagi da Covid. Riteniamo invece che la guardia non vada mai abbassata e che le regole che garantiscono la sicurezza sui luoghi di lavoro siano applicate nel rispetto della legge 81/08 attraverso controlli rigorosi” dichiara in una nota il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano.

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