“I primi passi che il Ministro della Salute Orazio Schillaci sta compiendo sono apprezzabili e lasciano sperare in un vero cambio di marcia nella sanità italiana” dichiara il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Abbiamo avuto un incontro, la scorsa settimana, che ci ha mostrato finalmente una persona disposta ad ascoltare le proposte per dare un taglio netto al passato, quello fatto di scelte scellerate che hanno impoverito sempre più il SSN. L’impegno a interventi urgenti sul personale dichiarato dal Ministro è un segnale importante per chi ha combattuto in prima linea. I professionisti della salute hanno mostrato il loro impegno e generosità in un momento complicatissimo della vita della nazione contrassegnato prima dell’emergenza covid poi dalla crisi energetica, fattori che stanno mettendo a dura prova la tenuta economica delle famiglie. In una riforma del SSN – prosegue il sindacalista – la UGL Salute ha chiesto sempre di porre i lavoratori come pilastri delle fondamenta. Per questo ribadiamo al Ministro Schillaci che vengano loro riconosciuti emolumenti dignitosi e con garanzie certe. Oggi i professionisti italiani sono tra i meno pagati d’Europa e chiediamo perciò che siano posti al pari di tanti colleghi delle altre nazioni. Ma non basta. Le carenze degli organici vanno combattute con la stabilizzazione dei tanti precari dell’era covid ma anche con una coraggiosa campagna di assunzioni, ponendo mano alle tante graduatorie concorsuali aperte ed attualmente in validità a cui spesso le Regioni non ricorrono. Bisognerà poi, tra tante criticità, porre la massima attenzione alla riforma della medicina del territorio e dell’emergenza-urgenza. E, soprattutto, servirà non dimenticare gli operatori della sanità privata affinché non esistano più lavoratori di serie A e di serie B. Dopo il primo confronto al Ministero della Salute la prossima creazione di un tavolo permanente sulle criticità del SSN è sicuramente una buona notizia. E la UGL Salute sarà pronta a dare il proprio contributo” conclude Giuliano.
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