Anche il Governo prende atto di quanto il mancato rafforzamento della Medicina Territoriale
sia stato un grave errore che non ha permesso all’Italia di farsi trovare preparata di fronte alla
pandemia da Covid-19. “Le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio Conte – dichiara
Gianluca Giuliano, Segretario nazionale della UGL Salute – sembrano quelle di chI vuole
chiudere le porte della stalla quando ormai gli animali sono scappati. Il mea culpa del Premier
sulla scarsa incisività della Medicina Territoriale, sulla difficolta in fase d’emergenza a invertire
la rotta e quella sua dichiarazione che recita “d’ora in poi questo errore non sara’ piu’ fatto” è
tardivo e ci lascia basiti. La salute italiana è stata indebolita negli anni da tagli scellerati e
questo Governo, dopo la prima ondata del virus, non ha ascoltato le proposte di chi, come la
UGL Salute, chiedeva di rafforzare subito la medicina del territorio per creare un argine a una
possibile recrudescenza del virus che ora sta travolgendo la nazione. L’intero sistema è in crisi
e chi sconta tutto ciò sono i lavoratori esposti giornalmente a rischi confermati dal drammatico
numero di contagi e decessi tra le loro fila e i cittadini privati del loro diritto alla salute. Certo,
bisognerà programmare il futuro come dichiara il Presidente del Consiglio, ma l’evidenza
attuale è quella di un fallimento dove le istituzioni non sono state in grado di garantire in alcun
modo la sicurezza al nostro paese”.
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