Un esercito di quasi 55mila operatori sanitari da stabilizzare. “Che nella Legge di Bilancio ci sia un capitolo loro dedicato è un segnale molto importante” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della Ugl Salute “ma se è vero che il grande esercito di professionisti chiamati per far fronte all’emergenza deve giustamente ottenere forme di contratto a tempo indeterminato – prosegue – dall’altra parte non possiamo dimenticare chi è inserito in graduatorie di concorsi espletati ed è ancora in attesa di chiamata.
La Ugl Salute chiede che l’iter legislativo in questione, che dovrà definire criteri e requisiti di accesso sia accelerato, ricordando – dice ancora il sindacalista – che da anni chiediamo che al centro del rilancio del SSN ci siano i operatori della sanità.
Ogni situazione andrà vagliata con attenzione, contestualizzandola alla realtà del territorio e dei numeri. Vediamo delle difformità: ad esempio in Sicilia su 7.711 operatori sanitari reclutati, siano 7.068 i precari, mentre in Toscana su 7.468 chiamati sono 2.541 quelli con forme di contratto a tempo determinato.
Non c’è tempo da attendere. La sfida al Covid e quella per dare agli italiani una adeguata assistenza è apertissima. Serve quindi cambiare rotta con la massima urgenza senza attendere ulteriormente” conclude Giuliano.