“Il tentativo di conciliazione svoltosi oggi presso la Prefettura di Roma sulla crisi della Fondazione Santa Lucia ha dato esito negativo. L’azienda, presente al tavolo, non ha fornito adeguate garanzie sull’erogazione delle retribuzioni, sulla tenuta dei livelli occupazionali e sulla continuità dell’assistenza ai pazienti. Insomma, fumata nerissima che al momento non lascia grandi spiragli sul futuro di una delle grandi eccellenze italiane della neuro riabilitazione” hanno dichiarato dopo aver presenziato all’incontro Valerio Franceschini, dirigente nazionale della UGL Salute, e Armando Valiani segretario regionale della UGL Lazio. “Nonostante l’attenzione delle parti istituzionali, come la Regione Lazio e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nessun passo avanti sostanziale per la salvezza del Santa Lucia è stato fatto. Se non ci saranno nel giro di pochi giorni nuovi sviluppi lo sciopero del personale è inevitabile. Crediamo che l’attenzione vada tenuta alta perché in ballo c’è il futuro di quasi 1.000 lavoratori a cui si lega quello di tanti pazienti che nella grande professionalità degli operatori del Santa Lucia ha posto le proprie speranze. La UGL Salute rinnova ancora l’invito a tutte le parti coinvolte per cercare una soluzione condivisa, chiedendo alla politica di impegnarsi oltre alle dichiarazioni di solidarietà. Il Santa Lucia deve vivere e continuare la sua opera meritoria nella sanità italiana” concludono Franceschini e Valiani

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