“Il silenzio della Regione Lazio è ormai assordante. Non è un paradosso ma la verità che il Presidente Zingaretti e l’Assessore D’Amato non possono continuare a nascondersi dietro a slogan inutili. Il SSR è allo sbando assoluto. La carenza di personale è un problema a cui non si è posto rimedio nonostante i nostri innumerevoli solleciti e così l’assistenza ai cittadini è diventato un miraggio” dichiara con fermezza il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano. “Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione e siamo pronti fin da subito a mobilitarci portando la nostra protesta nelle strutture e in ogni angolo della regione. Mai come ora – prosegue il sindacalista – affermare che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire calza a pennello. I Pronto Soccorso sono oltre limite immaginabile di saturazione. Il servizio dell’Ares 118 è lasciato allo sbaraglio e non può certo bastare la buona volontà e l’enorme professionalità di chi è impegnato sui mezzi dell’emergenza-urgenza per garantirne il funzionamento. Le liste d’attesa per gli accertamenti si allungano sempre di più e la mancata programmazione, questa è una certezza, farà pagare un caro prezzo nei mesi a venire. È chiaro ormai che il silenzio istituzionale si fonda su l’assoluta impossibilità di dare riposte concrete agli operatori sanitari, stremati dalla lunghissima battaglia contro il Covid. La stabilizzazione dei precari non trova il suo naturale compimento e lo sblocco del turn over, da noi richiesto a gran voce da tempo, resta una chimera irraggiungibile. Per questo urliamo: basta! Siamo pronti a scendere in piazza a fianco di tutti i colleghi e portare in tutto il Lazio la protesta per il fallimento della politica sanitaria della Giunta Zingaretti. Servono soluzioni immediate, serve aria nuova – conclude Giuliano – per restituire ai cittadini il diritto alla salute”.
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