“La UGL Salute Puglia e tutte le segreterie provinciali vogliono chiarezza sulle gestioni pubbliche e private della sanità pugliese, sulle incongruenze tra quanto richiesto dalle normative e dai regolamenti e quanto effettivamente si riscontra nelle strutture a livello organizzativo e tecnologico” dichiara il segretario regionale Giuseppe Mesto. “Bisogna andare a fondo tra quanto dichiarato dai vari legali rappresentanti nelle famose, o fumose dichiarazioni rese ai sensi del D.P.R. 445/2000 e quanto concretamente rappresenta la realtà gestionale. Pensiamo a procedimenti amministrativi regionali che vanno verso la revoca dell’accreditamento istituzionale di strutture storiche presenti in Puglia, revoca di autorizzazioni all’esercizio delle attività sanitarie di altre strutture, contestazioni su contratti collettivi non applicati o applicati male. A questo punto la domanda, già fatta al Dipartimento regionale alla salute e a seguire al NIRS sia per iscritto che durante incontri in presenza, sorge spontanea: come mai solo ora? Dove sono coloro che dovevano garantire il rispetto delle norme? Direttori generali delle AASSLL, delle AA.OO. e loro dipartimenti di prevenzione, dove sono stati finora? Quello che ha visto e denunciato la UGL Salute da svariato tempo perché è passato in silenzio? Mistero …
Abbiamo, anche seguendo le attività e le dichiarazioni dell’ex capo del NIRS, l’Avvocato Antonio La Scala, puntato i fari sulle gestioni della sanità regionale iniziando dalla provincia che lo stesso La Scala aveva individuato quale più critica: Foggia. Diverse le segnalazioni già all’attenzione del Dipartimento, del NIRS e a breve delle varie Procure.
E a proposito di Foggia, la UGL Salute stigmatizza le parole inaccettabili ed imbarazzanti proferite dal direttore generale Pasqualone durante la trasmissione “Far West” di Rai 3, sull’aggressione criminale nei confronti di medici e operatori sanitari del Policlinico.
E che dire dei trasferimenti dubbi al Policlinico Riuniti di Foggia? E di alcune particolari assunzioni? Ma di questa bruttissima storia ne darà notizia dettagliata la Segreteria provinciale con un suo specifico comunicato. Intanto, dati e riferimenti sono stati già consegnati agli organi preposti per alcune gestioni, e non sono poche, non proprio esemplari e non corrispondenti a quanto dalle stese dichiarate nelle famose autocertificazioni della sanità convenzionata. Attendiamo di capire cosa succederà. Lo facciamo con pazienza, ma rimanendo vigili. Il passaggio successivo sarà un’informativa dettagliata alle Procure perché la domanda è sempre la stessa: perché chi doveva controllare, verificare, sorvegliare non lo ha fatto finora?” conclude il sindacalista.
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