“La presa in carico domiciliare ed una diversa organizzazione dei pronto soccorso, rappresentano due percorsi programmatici dove la politica dovrebbe, anzi, deve, investire per poter uscire dalla crisi gestionale ospedaliera. A ciò sono connesse le liste di attesa certamente aggravate e in sofferenza per deficit di specialistica territoriale “dichiara Benito Rossi, segretario regionale della UGL Salute Marche. “I cittadini prendono d’assalto gli ospedali perché trovano poche risposte da un territorio sempre più spopolato di professionisti. L’indirizzo edilizio per nuovi ospedali può avere un senso se supportato da un forte investimento sul territorio. La questione del personale in forza al servizio sanitario pubblico ha senso a fonte di una verifica della reale collocazione dei ruoli, dove spesso il personale tecnico sanitario svolge ruoli diversi rispetto al contratto di assunzione. Ma la Regione Marche ne è a conoscenza? Non serve solo parlare dei problemi della sanità marchigiana ma occorre porre in essere azioni mirate per fare prevenzione restituendo così ai cittadini una buona assistenza ed agli operatori le migliori condizioni di lavoro” conclude il sindacalista
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