“La folle caccia agli operatori sanitari non conosce sosta e si arricchisce purtroppo ogni giorno di nuove notizie di violenza ai loro danni. Questa volta la vittima di una barbara aggressione è il professor Rosario Procopio primario del Pronto soccorso di Lamezia Terme, colpito con un manganello alla schiena da un parente di un paziente. Il limite è ampiamente superato e questo ennesimo episodio dimostra come, nonostante l’approvazione del decreto antiviolenza che contiene specifiche norme per la tutela dei professionisti della salute, non si riesce ad arginare il fenomeno. La presenza di presidi fissi delle forze dell’ordine in tutti gli ospedali deve essere completata in tempi brevi. Così come, sull’esempio della Lombardia, chiediamo di fornire a tutti gli operatori braccialetti antiaggressione collegati con le centrali operative delle forze dell’ordine. Solleciteremo ancora il Ministero della Salute ed anche il Ministero degli Interni perché la sicurezza venga assicurata nei nosocomi” dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute.
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