ROMA. “Il silenzio assordante delle istituzioni su quello che sta accadendo da tempo ai danni
dei lavoratori del San Raffaele Rocca di Papa assume i connotati di complicità. E’ una mattanza
sociale che si sta compiendo nell’indifferenza generale”. Queste le dure parole del Segretario
Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano e del Segretario Provinciale di Roma Valerio
Franceschini sulla situazione che, da settimane, vede coinvolti circa 150 lavoratori della
struttura dei Castelli Romani. “Senza stipendio, senza ammortizzatori sociali – proseguono i
sindacalisti – e minacciati dalla ghigliottina del licenziamento, con l’applicazione, per giunta, di
una procedura a nostro avviso illegittima e motivata dall’azienda per l’avvio di revoca
dell’accreditamento istituzionale da parte della Regione Lazio. Proprio alla Regione avevamo
chiesto un incontro per la salvaguardia dei diritti e dei posti di lavoro di questi operatori e
eravamo in attesa della convocazione da parte della Prefettura per il tentativo di conciliazione,
ma nulla fino a oggi è accaduto”.
La drammatica situazione del San Raffaele Rocca di Papa nonè la sola all’interno del Gruppo. “Il calo o la sospensione delle prestazioni durante questa fase di emergenza nelle strutture direttamente coinvolte dai casi Covid – dicono ancora Giuliano e Franceschini – è l’appiglio a cui ci si è aggrappati per imporre a tanti operatori ferie forzate. Nel caso queste fossero esaurite sono stati posti in aspettativa non retribuita. Stiamo parlando di lavoratori che hanno svolto con impegno, dedizione e professionalità la loro opera nel contrasto al virus e risulta inaccettabile che vengano a trovarsi in situazioni drammatiche. Per questo motivo la UGL Salute, dopo aver cercato in più occasioni la strada del dialogo senza ricevere risposta, ritiene che il tempo dell’attesa sia finito e si mobilita proclamando, inizialmente, lo sciopero generale per l’intero turno di lavoro di tutti di dipendenti del Gruppo San Raffaele per il 3 luglio, a difesa dei diritti e dei posti di lavoro”.