“La selvaggia e vile aggressione avvenuta al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Borgo Trento a Verona nella notte tra sabato e domenica, con tre professionisti rimasti feriti e il susseguente arresto del facinoroso, non è che uno dei tanti, troppi, episodi di violenza ai danni degli operatori sanitari” dichiarano Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute e Stefano Tabarelli, segretario della UGL Salute Veneto. “Abbiamo già contato negli ultimi anni due – proseguono i sindacalisti – professionisti uccisi e altri quotidiani episodi di intolleranza che non sono sfociati in tragedia per poco. Appare evidente come le condivisibilissime nuove norme per prevenire questi gesti, come l’inasprimento delle pene e l’arresto in flagranza anche differito, non abbiano fino ad ora frenato l’escalation di violenza. Chiediamo quindi alla Regione Veneto di utilizzare ogni mezzo a disposizione per mettere in sicurezza i professionisti della sanità. Abbiamo recentemente organizzato in Lombardia un convegno con la Regione, istituzione all’avanguardia in Italia nella prevenzione agli atti di violenza. E forti di quel confronto portiamo all’attenzione della politica veneta le nostre proposte. Collocazione in ogni ospedale, in prossimità dei Pronto Soccorso di presidi fissi delle forze dell’ordine aperti 24 ore su 24. Dotazione di ogni strumento tecnologico utile: impianti di videosorveglianza collegati con centrali operative; pulsanti di segnalazione in dotazione ai reparti dei nosocomi; braccialetto antiaggressione per tutti gli operatori in servizio; creazione di percorsi isolati accessibili solo per il personale per i reparti più a rischio come pronto Soccorso o Psichiatria. Chiediamo inoltre che in ogni acclarato caso di violenza ai danni di operatori le istituzioni cittadine e regionali si costituiscano parte civile in giudizio nei confronti degli aggressori. Crediamo anche che l’inserimento di corsi base di autodifesa personale, accanto a quelli di buone norme nella gestione dell’aggressività da parte di terzi, possano essere strumenti utili per gli operatori. Bisogna agire in fretta per garantire la massima sicurezza e l’incolumità di chi è impegnato a dare assistenza ai cittadini”
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